Eccomi qua. Ancora con il timone tra le mani, ma questa volta non sull’acqua salata.
Salito per la prima volta a bordo poco dopo che avevo iniziato a camminare. Mio padre mi insegna tutte le basi per poter navigare. La passione cresce sempre più, e quando non c’è una barca su cui navigare, anche la vecchia barca da pesca dello zio sul lago, e il vecchio ombrellone di nonna come vela, vanno benissimo.
Vivo sulle colline della Franciacorta dove il mare proprio non c’è, e nemmeno si vede. Ma vicino a casa ci sono ben due laghi su cui continuare a navigare e a fare regate. Occhi e orecchie ben aperti e bocca ben chiusa, e dopo tanta fatica, mi trovo finalmente al mare su barche di grande prestigio.
Poi una grande occasione, poter acquistare una veleria e produrre vele per le più belle barche. Nuovo lavoro nuova sfida. Va bene, sempre meglio, ma il fiume Magra decide di portarmi via tutto.
Sarà il destino. Torno ad imbarcarmi come marinaio, e poi finalmente comandi di barche sempre più grandi. Il mare è sempre li ad aspettarmi con le sue calme giornate e le burrasche, ma è tutto quello che sta intorno a lui che cambia. Non lascio il mare, ma il mondo dei vecchi marinai che sta scomparendo. E allora cosa c’è di più bello che diventare un battelliere?